VOLTERRA… UN DESIDERIO REALIZZATO!

 

Visitare Volterra era un grande desiderio che finalmente ho esaudito. Famosa per i suoi reperti etruschi, i prodotti tipici enograstronomici e l’alabastro, Volterra è un luogo magico.

Furono gli Etruschi a creare nel VII secolo a.c. la città di Velathri, costruendo la grande cinta muraria ancora oggi in parte visibile. Nel III secolo a.c. fu sottomessa ai Romani, entrò nella confederazione italica con il nome di Volterrae e ottenne col tempo la cittadinanza. Volterra fu assorbita dallo stato fiorentino nel 1472, per poi seguire le vicende del Granducato di Toscana e votare, quasi all’unanimità, l’annessione al Regno d’Italia nel 1860. I suoi tremila anni di storia meriterebbero approfondimenti ulteriori, ma mi dilungherei troppo!

La scelta dell’albergo è stata perfetta, un posto davvero delizioso in pieno centro storico. L’Hotel Etruria, a gestione familiare, ha camere accoglienti e curate nell’arredamento.

 

 

 

A due passi, si apre lo spettacolare scenario di Piazza dei Priori in cui svetta l’omonimo Palazzo comunale, il più antico della Toscana. Il corpo principale è sovrastato da una torre, che è decorata sulla fronte dai tre stemmi della Città, del Comune e del Popolo: la croce rossa in campo bianco, il grifone rosso che sottomette il drago verde in campo bianco e lo scudo partito bianco e rosso. La facciata è ricca di terracotte e stemmi e l’interno è interamente decorato. Nello spazio fra due delle finestre del pianterreno è stata ricavata un’incisione che rappresenta l’unità di misura base usata dal comune di Volterra, chiamata “canna volterrana”.

 

 

palazzo dei priori, statua della vitalità, volterra, francesca mercantini

 

 

L’edificio è parzialmente aperto al pubblico. Il percorso di visita comprende al primo piano la Sala del Consiglio e la Sala della Giunta. All’ultimo piano troverete le sale del sottotetto da cui si può accedere alla Torre Campanaria, che consente di godere di uno splendido panorama sulla città e sulle valli circostanti.

 

 

 

 

Tramite strade medievali e case a torre, si arriva agli edifici religiosi di Volterra e allo splendido Duomo. La cattedrale fu ricostruita intorno al 1120 su una preesistente chiesa dedicata a Santa Maria. La facciata è divisa orizzontalmente da una cornice a trecce e fiori e l’inserzione del portale marmoreo con la lunetta a tarsie geometriche è formato da materiale di epoca romana. L’interno tardo-rinascimentale purtroppo non ho avuto modo di vederlo causa lavori, ho fotografato però la cappella esterna.

 

 

 

 

Di fronte al Duomo si erge il Battistero di San Giovanni, di forma ottagonale terminante con cupola che presenta una facciata rivestita di marmi bianchi e verdi. L’interno tutto a filari di pietra volterrana è mosso da sei nicchie incassate nello spessore murario.

 

 

 

 

 

Prima di continuare la scoperta di Volterra, mi sono fermata a pranzare alla Vecchia Lira che come suggerisce il nome è legata alle tradizioni italiche. Prodotti a km zero davvero gustosi e se non si prenota si può mangiare con formula self service, veloce ed economica! Ho mangiato dei crostini buonissimi e la zuppa tipica volterrana con verdure… pazzesca!!!!

 

 

 

 

 

Un cenno speciale merita Palazzo Viti una casa-museo, dove sono esposte opere d’arte, arredi, candelabri in alabastro, oggetti antichi e molti libri, anche rari. Tutti questi oggetti sono appartenuti a Benedetto Giuseppe Viti. Quest’ultimo è uno dei personaggi più importanti della Volterra ottocentesca. Fu un esponente del movimento, unico in Italia, dei “Viaggiatori dell’Alabastro”, che permise il rifiorire della città a livello economico. Ho scattato innumerevoli foto e non è possibile farvele vedere tutte… dovrete ammirare il palazzo con i vostri occhi!

 

 

 

Molto bella la Chiesa di San Michele, situata nell’omonima piazzetta. La facciata a capanna è arricchita nel registro inferiore da una serie di archeggiature a strisce bicrome di marmo, appoggiate su eleganti capitelli. Al centro della facciata si apre un profondo portale con capitelli a motivi floreali e antropomorfi, interrotto all’altezza del cornicione dagli stemmi gigliati di casa Farnese.

 

 

Stanca ma ancora curiosa ho proseguito fino al Museo Etrusco Guarnacci (vi dico solo che a forza di camminare mi si è rotto uno stivale!!!) Al pian terreno sono esposti monumenti significativi pre e protostorici, orientalizzanti, arcaici e classici.

 

 

Al secondo piano le produzioni e le sepolture del periodo convenzionalmente definito Ellenistico. Elemento caratterizzante l’esposizione è l’urna cineraria tipica di Volterra e del suo territorio: in essa venivano riposti i resti del defunto dopo il rito della cremazione. Esteriormente, l’aspetto è di un piccolo sarcofago distinto in due parti essenziali: la cassa che funge da  contenitore delle ceneri e il coperchio semplice a cassetta nella fase più antica, poi esibente il defunto semisdraiato sul letto in occasione del banchetto. A questo momento sociale in Etruria, partecipavano, con grande scandalo dei greci e dei romani, anche le donne di casa.

 

 

Decisamente affamata ho trascorso una splendida serata al ristorante “Porgi l’altra Pancia”… un nome un programma!!! Ricchissima carta dei vini e prodotti estremamente di qualità, una vera esperienza di gusto. Ho assaggiato crostini con pecorino e con cinta senese, pappardelle al ragù ottime, polenta con tartufo e burrata, stracotto di chianina! Consigliato!

 

 

Il giorno seguente prima di ripartire ho visitato il Museo delle Torture, le foto parlano da sole. E’ inquietante pensare alla crudeltà senza limiti dell’uomo…

 

 

Ultima curiosità, Volterra ha ispirato la scrittrice Stephenie Meyer nella scrittura del secondo capitolo della saga Twilight per l’assonanza fra il nome della cittadina e quello dei suoi vampiri italiani (i Volturi). La cittadina è diventata quindi meta di pellegrinaggio dei fan italiani alla ricerca del famoso tombino citato nel libro… peccato che le scene del film siano state girate a Montepulciano!!!     Misteri di Volterra…. 😉

Grazie a Uwish per l’organizzazione dell’itinerario di viaggio!

 

COME ARRIVARE A VOLTERRA:

DA NORD: Autostrada A15 Parma/La Spezia, Direzione La Spezia – Uscita La Spezia
Autostrada A12 Genova /Livorno, Direzione Livorno – Uscita Pisa Centro
S. G.C. FI/PI/LI, Direzione Firenze – Uscita Pontedera
SS. 439 per Volterra

in alternativa: Autostrada A15 Parma/La Spezia, Direzione La Spezia – Uscita La Spezia
Autostrada A12 Genova/Livorno, Direzione Livorno – Uscita Rosignano Marittimo
SS. Aurelia, Direzione Grosseto – Uscita Cecina
SS. 68 per Volterra

DA SUD: Autostrada A12 Roma/Civitavecchia, Dir. Civitavecchia – Uscita Civitavecchia
SS. Aurelia, Direzione Livorno – Uscita Cecina
SS. 68 per Volterra
in alternativa: Autostrada A1 Roma/Firenze, Direzione Firenze – Uscita Val di Chiana
SS. 326, Direzione Siena
Superstrada Siena/Firenze, Direzione Firenze – Uscita Colle Val d’Elsa Sud
SS. 68 per Volterra

6 commenti

  1. Complimenti per la bellissima descrizione di un posto magico ma sconosciuto ai più.
    Veramente molto comunicativa e convincente.
    Andró a visitare questa gemma del nostro Bel Paese pensando al suo blog…

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